DALLE GRANDI DIMISSIONI ALL’ENGAGEMENT

Il fenomeno delle “grandi dimissioni” non è un evento locale, ma, come abbiamo imparato a conoscere, è un movimento che attraversa ogni settore e nazione.

Dall’inizio della pandemia il numero di coloro che lasciano il posto fisso è in continuo aumento. Le percentuali relative alle grandi dimissioni parlano chiaro: circa una persona su quattro nel mondo è alla ricerca di un maggior equilibrio tra vita personale e vita lavorativa. Un’esigenza che non presenta nemmeno l’ormai noto “gender gap”: uomini e donne, cioè, scelgono di abbandonare la vita professionale attuale e si dimettono, lasciando il già-conosciuto per una novità.

La pandemia ha fatto esplodere il fenomeno delle grandi dimissioni ma non ne rappresenta la causa profonda

La pandemia, infatti, è stata solo uno spunto di emersione di un bisogno che era già latente. Soprattutto, secondo i dati, sono gli under 40 a non trovare più una ragione per lavorare otto ore al giorno e oltre, in una realtà che non spesso corrisponde alle loro aspettative. Non si tratta solo di stipendio, ma di valori e rispetto che non coincidono con quel che cercano.

Per questo motivo, le risorse umane si trovano di fronte a una sfida che si potrebbe riassumere nella necessità di saper attirare chi già lavora in azienda. Si parla sempre di attrarre nuovi talenti, mentre oggi è necessario non solo conservare, ma ingaggiare chi è già ingaggiato. Una dimensione ancora più difficile, quindi.

Alcuni suggerimenti pratici per contrastare le grandi dimissioni

I consulenti che osservano da vicino grandi e piccole realtà aziendali del nostro Paese hanno saputo individuare alcuni suggerimenti chiave per chi voglia guardare a questo fenomeno in atto come una buona occasione per crescere. Vediamone alcuni.

  • Sembra il più scontato ma non lo è: dialogare con chi è in azienda, chiedendo la ragione del loro rimanere. Questa è la possibilità migliore per avere l’evidenza di quali siano i punti di forza dell’offerta lavorativa, ma anche quali siano le eventuali debolezze. Solo così si può rinforzare il meglio e anticipare l’eventuale cambio di rotta del proprio dipendente.
  • Creare legami tra le generazioni presenti in azienda: è quasi connaturale nell’umano stare con chi dimostra interessi simili. Aiutare invece gli uni a confrontarsi con gli altri consente uno “svecchiamento” e – contestualmente – una maturazione senza pari. Pur non cambiando nulla nel concreto, si può rendere nuovo l’ambiente lavorativo.
  • Rendere disponibile a ogni lavoratore un percorso di apprendimento, la possibilità di formarsi, attraverso academy interne o con consulenze esterne. Questo permetterà a chi lavora di far crescere un interesse, non usando il solo metro della produttività verticale.
  • Da ultimo, ma ormai molto importante, rendere veramente possibile lo smartworking. Abbiamo visto all’inizio come una delle principali ragioni delle grandi dimissioni sia la mancanza di equilibrio tra vita privata e professionale. Lo smartworking non è l’unica risposta a questo bisogno, ma può essere un accento nuovo e utile per accompagnare il lavoratore alla soluzione concreta dei suoi bisogni.

elizabethkirk1

elizabethkirk1

Vuoi maggiori informazioni sui nostri servizi?

Categorie

Ultimi Post

Reindustrializzazione: protezione della competitività territoriale
Reindustrializzazione: protezione della competitività territoriale

Perché la reindustrializzazione? La reindustrializzazione rappresenta una soluzione efficace e sostenibile per affrontare le criticità industriali contemporanee. Ci troviamo infatti in un momento di piena trasformazione dell’industria italiana. A dicembre 2024 la...

Retribuzioni femminili: una strada per la parità di genere
Retribuzioni femminili: una strada per la parità di genere

Retribuzioni: differenze di genere La tematica delle retribuzioni è tra le più lampanti in ambito disparità di genere. Per questo, l’Osservatorio di INTOO ha voluto indagare su questo fenomeno e provare a chiedersi in che direzione stiamo andando. Qual è allora la...

Engagement aziendale: leva strategica per il business
Engagement aziendale: leva strategica per il business

Cosa intendiamo per Engagement aziendale L’engagement rappresenta un elemento distintivo per la crescita e l’innovazione di ogni azienda. Le organizzazioni che sanno coinvolgere le proprie persone ottengono vantaggi significativi, primo fra tutti un aumento tangibile...

Joint venture antiesuberi tra Intoo, Vertus e Fossati consulting
Joint venture antiesuberi tra Intoo, Vertus e Fossati consulting

Joint venture tra INTOO, Vertus e Fossati Consulting per affrontare le crisi industriali e sostenere la reindustrializzazione e il ricollocamento dei lavoratori. Grazie all’esperienza trentennale delle tre aziende, questa partnership offre soluzioni integrate per la...

Fino a 5 diverse generazioni in azienda: i motivi
Fino a 5 diverse generazioni in azienda: i motivi

Quante generazioni abbiamo in azienda? All’interno delle aziende si possono contare oggi fino a 5 diverse generazioni. Più comunemente, ne troviamo 4: Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z.Ognuna di queste generazioni porta con sé una visione e un...

Più longeve, meno tutelate le donne e il gap pensioni
Più longeve, meno tutelate le donne e il gap pensioni

Analizzando il divario pensionistico di genere, salta all'occhio come le disuguaglianze salariali e di carriera si traducano in assegni previdenziali fino al 35% inferiori per le donne, rispetto agli uomini. Scopri i consigli di INTOO per le donne over 50 su come...