Dal contesto alle competenze
Lo sviluppo di competenze, soprattutto di quelle trasversali, non avviene solo tramite la classica formazione, ma sono diversi i contesti che ci portano a possederle.
In questo caso, parliamo di un tipo di attività che va a colpire perlopiù l’universo femminile.
Ancora oggi sono le donne a trovarsi più spesso a ricoprire ruoli di cura, che si tratti di figli, partner, genitori o di chiunque altro. Un fenomeno che nasce da norme culturali e sociali che, sebbene stiano lentamente cambiando, sono ancora molto radicate. Questa situazione dà spesso origine a una disparità di genere nel contesto lavorativo. Le donne devono infatti conciliare più frequentemente diverse attività, mentre gli uomini hanno più tempo e spazio da dedicare alla carriera.
Tuttavia, queste esperienze permettono alle donne che le vivono di sviluppare e mantenere un ampio ventaglio di competenze trasversali fondamentali nel contesto professionale. Competenze chiave per diventare punto di riferimento all’interno dell’azienda. Quali sono allora queste soft skills?
Risolvere problemi: necessità che si fa virtù
Le donne impegnate in attività di cura si trovano spesso a dover affrontare diversi problemi contemporaneamente, soprattutto quando cercano di bilanciare impegni privati e lavorativi. Finiscono così per imparare in fretta a definire priorità e a trovare rapidamente soluzioni con ciò che hanno a disposizione. Questo esercizio, nel tempo, sviluppa e rafforza le competenze di problem solving, fondamentali nel mondo del lavoro odierno. La complessità che ci circonda e i veloci cambiamenti continui richiedono infatti di affrontare nuove criticità in tempi sempre più brevi.
Un ampio network tutto da scoprire
Le competenze di networking, capaci di unire persone e generare opportunità, sono tra le più importanti da possedere. Tuttavia, molte donne che hanno interrotto o rallentato la propria carriera per motivi di cura ritengono di non avere un network, limitandosi a considerare solo quello professionale. È importante ricordare che il proprio network comprende anche le connessioni accademiche e personali. Queste ultime rese protagoniste anche dai ruoli di cura.
Le donne che si occupano di queste attività finiscono per interfacciarsi con un gran numero di persone (babysitter, medici, assistenti, …) che diventano parte integrante del loro network. Bisogna sempre ricordarsi che le opportunità nascono da qualsiasi situazione e non limitarsi a valutare un contatto solo nel contesto in cui lo si trova.
Da non sottovalutare la capacità di ascolto
Saper ascoltare è tra le competenze più importanti per i ruoli manageriali e per chi punta a raggiungerli. Viene però spesso sottovalutata e si tende a pensare che la maggior parte delle persone la possegga. È invece esattamente il contrario: in un mondo in cui tutti parlano, chi riesce davvero ad ascoltare è raro e indispensabile. È una competenza fondamentale per comprendere la direzione dell’azienda e veicolarla e per aiutare le persone a soddisfare i propri bisogni nella vita lavorativa. In un contesto in cui troviamo fino a 5 generazioni in azienda, questa competenza diventa più importante che mai. Il dialogo intergenerazionale parte proprio dall’ascolto attivo ed empatico. Capacità, queste, che vengono sviluppate naturalmente da chi si dedica ogni giorno alla cura di altri.
Competenze di delega
Saper delegare è una capacità chiave nelle organizzazioni, che permette di efficientare tempi e processi. Ma è anche una delle competenze più difficili da mettere in pratica, poiché richiede fiducia nell’altro e implica il rinunciare al controllo sulle attività. Le donne che si occupano della cura di altre persone si trovano spesso a dover delegare parte di queste attività. Delega necessaria per potersi dedicare alla cura stessa o ad altri impegni. Questo le rende così molto abili nella delega oltre che nella decisione del cosa delegare e di cosa occuparsi invece in prima persona.
Partire dalla consapevolezza
Ecco allora che acquisire consapevolezza delle competenze che questi ruoli generano è fondamentale per mantenersi positivi in ottica di occupabilità.
Si tratta infatti di competenze altamente spendibili nel mondo del lavoro e fortemente richieste anche per ruoli di responsabilità.