“Estate, l’eternità è un battito di ciglia”
Canta così Jovanotti, riuscendo a cogliere la vera essenza del periodo estivo che cela nelle sue pieghe una grande sfida.
Estate è il tempo desiderato, del riposo, di una ripresa, di una nuova speranza. Un tempo considerato utile per staccare un po’.
Ma se l’estate è solo una sospensione, ci ritroveremo alla fine con lo stesso carico di preoccupazioni di prima e quel riposo, giustamente guadagnato, svanirà in poco tempo. Guardiamo a questo tempo come occasione, momento per sé, costruttivo per la persona.Alle volte ci rende timorosi il fermarci e fare emergere i nostri pensieri, le aspettative – anche deluse – i desideri. Quel momento può diventare una molla, il punto di partenza per un bilancio su cosa ci serva per esprimere il nostro valore.
A questo serve l’estate: a fermarsi dal solito turbinio senza staccare nulla, rimanendo anzi più connessi che mai con chi siamo e con cosa vogliamo. Solo così potremo gustare l’autentico riposo e una vera ripartenza a settembre. Questo è un biglietto di sola andata verso una nuova consapevolezza di se stessi, la vera partenza intelligente dell’estate alle porte.